Ho preparato una collezione di piccoli acquerelli per “Concept store R89” di Via Rastello. Un nuovo negozio con piccoli oggetti realizzati da artisti e artigiani del nostro territorio, per festeggiare Go!2025 e accogliere turisti con un prodotto vero e unico realizzato da noi.
Ho dipinto una serie di acquerelli raffiguranti il Castello di Gorizia visto da Gorizia e da Nova Gorica, con diverse angolature prospettiche e variazioni cromatiche con una dominante blu, come sai uno dei colori prediletti della mia tavolozza.
Non poteva mancare il fiume Isonzo che nasce in Slovenia e prosegue la sua corsa verso il mare sconfinando in Italia. Un fiume bellissimo, di un turchese abbagliante che vira sul verde oro, più intenso vicino alle sponde ,dove si arricchisce di tonalità brune e viola a seconda della luce e delle stagioni.
Abbiamo impaginato gli originali su un massello di legno d’abete al fine di ottenere un’oggetto tridimensionale al di fuori della solita cornice.
Oltre agli originali abbiamo pensato di trarre da questi ,alcuni gadget molto carini. In primis un piccolo libretto con tutte le illustrazioni del Castello e una breve citazione storica.
Poi dei deliziosi piccoli magneti e spille.
La collezione è stata presentata il 5 aprile e vedrò in seguito cosa produrre d’altro.
Tra veli d’inverno e silenzi di bruma,
il fiume Isonzo scivola lieve,
una lama d'acqua turchese che taglia
la neve immobile delle sue rive.
Le colline, come sogni dimenticati,
svaniscono nel grigio dell’aria,
mentre gli alberi, spogli e umidi di quiete,
sussurrano storie alle sponde addormentate.
Là dove il cielo si fonde col paesaggio,
il tempo sembra sospeso,
e ogni pennellata respira il passo lento
della natura che riposa.
Una bruma gentile si posa sulle rive silenziose, dove gli alberi si ergono come sentinelle velate di nebbia.
I tronchi bianchi si slanciano verso il cielo in un sussurro d’inverno, mentre il fumo del mattino si dissolve piano sullo specchio dell’acqua. Un uomo solo, figura minuta e raccolta, lancia la sua lenza in un fiume azzurro e immenso, dove il colore si scioglie come un sogno, dal turchese al grigio, in trasparenze liquide.
È un paesaggio sospeso, dove il tempo si ferma e il respiro della terra si confonde con l’acqua e l’aria, in un silenzio che racconta storie di quiete e di attesa.
In questo acquerello il silenzio si fa colore.
Una foschia lattiginosa vela il margine del bosco, dove gli alberi, spogli e sottili, emergono come ricordi sbiaditi, linee
fragili su un fondale verde cupo.
L’acqua, calma e profonda, specchia il cielo e la foresta in velature di turchese e grigio, sciogliendosi in trasparenze
liquide che sfumano in bianco.
Un solo uccello candido solca l’aria, un battito d’ali che rompe il mistero della quiete, lasciando nell’osservatore la
sensazione di un attimo sospeso — fragile, immenso, eterno.
È un paesaggio che respira nebbia e sogno, un luogo dove il tempo si arresta in una contemplazione umida e fredda, intessuta
di silenzio e luce tenue.