Ho iniziato a dipingere i paesaggi su tela, dopo una serie di acquerelli en plein air, lungo le sponde dell'Isonzo sloveno e del Bacia. Sono l'evoluzione emotiva di un sentimento interiore, legato al mio procedere fra i meandri della vita, come le colate di colore che si insinuano fra le pieghe della tela preparata con opportune scabrosità, che inducono il colore a percorsi accidentati. La tela opportunamente orientata distribuisce il colore lentamente creando effetti immaginifici. Si trasforma lo spazio e compare il paesaggio, lentamente affiora e si dissolve fino al completamento.
Attratta dagli alberi che più di ogni altra creatura vivente li associo alla spiritualità umana. Nel contesto del giardino Viatori ho potuto cogliere l'essenza del luogo risolto con una visione di sogno alla prima bruma del mattino.