Il 2025 è un’anno importante che vede la nostra città Gorizia capitale d’Europa condivisa con la vicina Nova Goriza.
Il mio primo dipinto è stato per una mostra a tema sulla figura di Franco Basaglia, figura iconica della psichiatria mondiale direttore del manicomio goriziano.
“I luoghi dell’incertezza e le emozioni della libertà” è il titolo della collettiva che è stata presentata lo scorso primo febbraio alla Sala Mostre dell’Auditorium di Via Roma.
Una mostra meditata da tempo, dalle istituzioni e dagli artisti coinvolti e che ha colto pienamente lo spirito della Capitale della cultura GO! 2025 “bordeless”, ovvero senza confini . Non solo quelli fisici di un territorio ma come nel caso di Basaglia anche quelli mentali.
Un incontro e confronto fra artisti italiani e sloveni invitati ad elaborare con la propria arte il concetto di psiche alla quale sono stata felice di partecipare con una mia opera.
L’idea è nata visitando il parco Basaglia, con tutto attorno le strutture ancora efficienti per le persone che qui trovano rifugio e accoglienza. Ce ne erano alcune accovacciate davanti una porta in attesa di un assistente arrivato poco dopo.
Ho passeggiato a lungo per il parco, mi sono immedesimata nelle persone recluse da tempo. La cella e gli spazzi condivisi, gli angoli come rifugio, mani che coprono gli occhi per non vedere e le orecchie per non sentire. Persone spogliate dai loro abiti, private dalla loro identità, come potevano sentirsi? Umiliate di sicuro.
Dietro a tutta questa pena ho immaginato Franco Basaglia aprire quelle porte, far entrare la luce vibrante nell’aria mattutina, i reclusi muovere i primi passi con incredulità e poi guardandosi attorno abbozzando mezzo sorriso, con gli occhi spalancati muovere i primi passi ed avviarsi verso il parco.
Ecco, questo è quello che ho desiderato provare, non è stato difficile, mi è venuto naturale immedesimarmi in quell’attimo di percezione di luce, di aria fresca sul volto, una liberazione !
L'acquerello è la tecnica con la quale mi esprimo meglio. Il fatto di essere così liquida e per certi versi incontrollabile penso sia la più vicina ad uno stato mentale di sconfinamento, di “bordeless”.
Ho realizzato un acquerello dipingendo il momento nel quale la luce ha riempito gli sguardi. Le barriere sono diventate alberi, l’oscurità ha lasciato spazio ad un’intensa luce, il colore blu ha invaso il foglio. Ho usato solamente tre colori, il giallo di Napoli, il lamp black e il blu Dumont. Il blu è un colore benevolo associato alla spiritualità, protegge e trasforma l’umore in chi guarda. Mi potrei dilungare molto su questo argomento …